Lanciato PARI il primo portale italiano dedicato agli accomodamenti ragionevoli – 

di | 27 giugno 2023

Roma, 20 giugno 2023 Federazione Disability Management, Abilitando onlus, Cooperativa sociale Solaris e Associazione Fedora hanno dato il via a un crowdfunding per finanziare la costruzione di PARI – Portale degli Accomodamenti Ragionevoli Italiano, nell’ambito di un progetto più ampio, dedicato alle pari opportunità lavorative. I beneficiari del progetto sono le persone con disabilità, che possono avere limiti o difficoltà a muoversi, a capire, a vedere e a sentire. Tra i destinatari del Portale ci sono però anche i datori di lavoro, che possono essere supportati nella scelta di un potenziale accomodamento ragionevole. Per informarsi, orientarsi e applicare il diritto all’inclusione sociale e lavorativa di tutte le persone con disabilità. Pari opportunità lavorative vuol dire che tutte le persone hanno il diritto di lavorare, anche quelle che hanno dei limiti o delle difficoltà. La Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità del 2006, infatti, stabilisce che la mancata creazione di accomodamenti ragionevoli, in Italia e negli Stati Parti, è considerata discriminatoria. Tutti i datori di lavoro sono dunque tenuti ad adottare accomodamenti ragionevoli come definiti dalla Convenzione.  GLI ACCOMODAMENTI RAGIONEVOLI Per la Convenzione ONU sui diritti delle Persone con Disabilità, con accomodamenti ragionevoli si intendono modifiche e adattamenti vari e appropriati, che i datori di lavoro, sia in ambito pubblico che privato, sono tenuti ad adottare, e che non impongano un onere economico sproporzionato ed eccessivo. Il datore di lavoro deve mettere a disposizione accomodamenti ragionevoli a prescindere dall’appartenenza del lavoratore alle cosiddette “categorie protette” di cui alla Legge n. 68/99, o dalla sussistenza dei requisiti di cui alla Legge n. 104/90, o dall’origine della menomazione (infortunio o evento extralavorativo).  Ciascun accomodamento ragionevole deve essere appropriato ed efficace nell’eliminare le condizioni di svantaggio, nonché calibrato sulla possibilità reale che il singolo lavoratore sia messo nelle condizioni di superare le barriere. L’accomodamento ragionevole non è legato solo al superamento di barriere di natura fisica o a interventi di carattere tecnico-materiale ma può essere rivolto a tutto: all’accesso, alla possibilità di una promozione, alla sistemazione del luogo di lavoro. E ancora, l’accomodamento può intervenire sui ritmi di lavoro, nella gestione dei compiti, può riferirsi all’accessibilità e all’usabilità, ecc. “Nonostante la presenza di una Direttiva comunitaria, già recepita dalla legislazione italiana, – spiegano i promotori del progetto – non solo i lavoratori con disabilità non sanno di avere questo diritto, ma anche i datori di lavoro non sanno cosa potrebbe essere utile fare o mettere a disposizione del lavoratore perché possa effettivamente essere incluso nel processo lavorativo. Se si agisce sull’ambiente sociale, avvalendosi degli accomodamenti ragionevoli, molte più persone potranno inserirsi nel mercato del lavoro o conservare la propria occupazione”.IL PORTALE DEL PROGETTO PARI Da anni negli Stati Uniti esiste un sito (askjan.org), ideato da una associazione americana e finanziato dal governo federale, che aiuta sia i lavoratori che i datori di lavoro a orientarsi nel mondo misconosciuto degli accomodamenti ragionevoli. “Così noi di Abilitando Onlus, Federazione Disability Management, Cooperativa Solaris e Associazione Fedora – spiegano ancora i promotori di PARI – abbiamo pensato di lavorare sul tema e abbiamo chiesto all’associazione americana di poterci ispirare al loro sito. Abbiamo così preso spunto da questo progetto, lo abbiamo affinato e adattato alla realtà italiana e abbiamo creato il primo passo di PARI: il Portale degli Accomodamenti Ragionevoli Italiano”. “PARI – spiega Mauro Buzzi, Presidente della Federazione Disability Management e membro di Abilitando onlus – parte dal presupposto di suggerire strumenti e soluzioni che aggrediscano e superino le limitazioni poste dal contesto lavorativo, in presenza di varie condizioni personali e quindi non solo di disabilità (certificate o meno). Il portale raccoglie un database ragionato, costruito facendo tesoro delle esperienze internazionali e di indicazioni di associazioni, esemplificativo degli accomodamenti ragionevoli che possono essere presi in considerazione per consentire di superare le barriere e le limitazioni che le persone possono incontrare nell’accesso o nel ritorno al lavoro, nel poterlo svolgere, nelle possibilità di carriera o di ricevere formazione. Perché un mercato del lavoro inclusivo è precondizione di inclusione sociale, perché l’occupazione è fonte di reddito e canale di partecipazione attiva alla vita sociale ed economica del Paese.”. PARI è organizzato secondo il principio della banca dati: in ordine alfabetico, a ogni condizione di salute vengono associati, in ottica multidisciplinare, i possibili accomodamenti ragionevoli esistenti sul panorama italiano, al fine di suggerire e orientare la scelta sulla soluzione più efficace e appropriata. IL CROWDFUNDINGMesse le basi del portale, la seconda fase del progetto – per la quale è stata avviata la raccolta fondi – prevede una ulteriore implementazione del sito, con riferimenti normativi e fiscali (facilitazioni, esenzioni, ecc.) che favoriscono l’applicazione degli accomodamenti ragionevoli, il collegamento con altre banche dati di ausili e la connessione con la classificazione e l’approccio dell’International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF), per renderlo davvero uno strumento che agisca nella filosofia della Convenzione ONU e nell’impostazione di una personalizzazione delle soluzioni. Il crowdfunding è stato attivato tramite piattaforma Eppela, la pagina dedicata è disponibile a questo link https://www.eppela.com/projects/9990.

 

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